Roberto Mancini rimane il candidato più accreditato a sedersi sulla panchina della nazionale italiana. Dopo aver rescisso il contratto che lo legava al Galatasaray fino al giugno del 2016, il tecnico italiano è attualmente alla ricerca di una nuova avventura. Nei giorni scorsi si è parlato del possibile ingaggio da parte del QPR, ma a frenare i potenziali corteggiatori c’è l’ingaggio faraonico che da sempre chiede l’ex allenatore dell’Inter. Un problema non da poco per la prossima dirigenza Figc, che non ha a disposizione chissà quale budget per l’ingaggio del nuovo commissario tecnico. La questione si porrà però non appena sarà nominato il nuovo presidente federale, che a meno di sorprese dovrebbe essere il 71enne Carlo Tavecchio.
Tornando alla panchina, in un’intervista rilasciata oggi al Corriere dello Sport’, Roberto Mancini ha parlato della propria candidatura, affermando fin qui di non essere stato contattato da nessuno, ma confermando altresì che la panchina della nazionale sia una soluzione intrigante per lui:
“In Figc servono persone serie e competenti per aprire un ciclo. Nessuno mi ha chiamato, se lo facessero valuterei la proposta”.
Insomma, un’apertura a tutti gli effetti quella di Mancini, anche se, ripetiamo, c’è la questione ingaggio. Proprio sull’argomento, il ‘Mancio’ ha da dire qualcosa ai suoi detrattori: “Chi dice che guadagno troppo parla senza sapere”, puntualizza. Poi spiega cosa farebbe se fosse il prossimo CT della nazionale italiana:
“Non conta l’età, Pirlo e Buffon non si discutono. Con Verratti e Immobile si può ricostruire. Balotelli? Non può perdere altro tempo”.
Sembra avere già le idee chiare Mancini, che analizza anche l’esperienza negativa dell’Italia ai Mondiali di Brasile 2014:
“In Brasile abbiamo pagato i dettagli, che in un Mondiale fanno sempre la differenza. Tutte la partite sono state molto equilibrate. Per questo dico che può decidere Messi, il più forte di tutti”.
Infine, una battuta sul suo successore al Galatasaray, quel Cesare Prandelli che fino a qualche giorno fa sedeva proprio sulla panchina dell’Italia. Mancini e Prandelli, potrebbero vedersi invertire i rispettivi ruoli in pochi giorni:
“Andare in Turchia è stata la scelta giusta, si troverà in un top club e vivrà una grande esperienza”.
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